Dal libro ” lo straniero indesiderabile” di Pietro Riccobaldi, mio zio….
Nel ’19, mia madre ebbe un altro figlio Angiolino, l’ottavo.Un giorno che, come spesso capitava, brontolavo per lo scarso pasto, mia madre mi disse:” siamo tanti in famiglia, come possiamo avere di più?” ” perchè li hai fatti” risposi…fu come una frustata in faccia, mia madre, stupita per la mia impudenza, rimase con appena il fiato per mormorare ” dio li manda”.Avevo diciotto anni, un uomo pieno ormai.La risposta di mia madre mi parve fuori tempo, lo scontro fra il vecchio e il nuovo aveva anche questa altra faccia.Con Angiolino, mio padre non provò la vita di seminario, aveva superato i cinquanta e vedeva che i figli cercavano strade diverse, Angiolino poteva essere l’erede cui lasciare il campo e la vita, lo stile di vita nel quale mio padre aveva fermamente creduto.
Angiolino era mio padre.
Yvonne